Proprio nel periodo dell’anno in cui le decorazioni natalizie in occidente non sono altro che un lontano e malinconico ricordo, in Asia le strade si colorano di lanterne rosse, luci e festoni per celebrare l’inizio di un nuovo anno lunare. Il capodanno lunare è la festa più importate di tutto il calendario Cinese: le scuole e le università hanno un mese abbondante di vacanza, ed i lavoratori approfittano delle lunghe feste per fare l’epico esodo di Capodanno verso le loro città di origine. Prima regola di chi vive in Cina: mai spostarsi durante le feste nazionali, o si rischia di fare viaggi impossibili di 36 ore in piedi su un treno. Non so come le cose siano adesso, la pandemia ha cambiato molte abitudini in Cina e spostarsi all’interno del paese per alcuni è diventato un po’ più complesso ed ostacolato da una noiosa burocrazia fatta di codici verdi e rossi.
Il mio primo ed (aihmè) ultimo capodanno in Cina l’ho fatto festeggiando il fatidico anno del Topo dentro la mia stanza di dormitorio mangiando un buon risotto ai fughi cotto nel cuoci riso e sfumato con dell’imbevibile vino bianco cinese Great Wall. Insieme ai pochi studenti rimasti per le vacanze invernali alla China Academy of Art, ho ammirato dei tristi fuochi d’artificio dal tetto del dormitorio: il Capodanno Lunare del 2020 era già stato soffocato da una mascherina. A Gennaio 2020 fui tra le prime persone a sperimentare le quarantene preventive e gli isolamenti, le corse al supermercato per fare scorta di viveri e quel senso di solitudine ed incertezza che la pandemia poi ha portato in tutto il mondo.
Certo che per il primo Capodanno che non passavo viaggiando verso l’Italia o in Russia mi aspettavo qualcosa di diverso. Il festival di primavera è un po’ come il nostro Natale, ed in fondo come tutte le feste tradizionali: tutto gira intorno al mangiare tanto insieme a parenti ed amici. Quell’anno avevo in programma di trascorrere questa festività a casa della mia amica Alina, in un piccolo villaggio nella regione dello Hunan. Avevo conosciuto Alina il mio primo anno ad Hangzhou, studiava italiano e cercava un madrelingua per praticarlo. Ancora oggi non so quale sia il suo nome in Cinese, ma continuiamo a sentirci su WeChat ogni tanto. Quella sera tra il 24 ed il 25 Gennaio 2020 ero pronta a cucinare ravioli e a mangiarne una quantità sproporzionata, come da tradizione. Ero così felice di conoscere la famiglia di Alina ed anche di scoppiare petardi insieme a loro allo scoccare della mezzanotte. Ero anche super eccitata di ricevere qualche HongBao, cioè un pacchettino rosso con all’interno soldi, un tipico regalo cinese per il Capodanno.
Quando il 23 Gennaio chiamai Alina per chiederle che cosa sapesse del virus mi rispose che non c’era nulla di cui preoccuparsi. Una previsione a dir poco lungimirante. Per fortuna decisi ugualmente di non salire su un treno affollato per un viaggio che sarebbe durato più di 30 ore passando per Wuhan senza una mascherina, già si respirava nell’aria un’imminente chiusura.
Ed è così che quest’anno celebro l’anno della tigre cercando di poter solo immaginare la bontà di quei ravioli che non sono riuscita a gustare nel 2020. L’anno del Topo non è stato un gran che, quello del Bue non proprio fantastico, per questo sto riponendo grandi speranze in questa bella Tigre in arrivo.
La tigre è un animale che mi piace ed è anche ricco di simboli e significati importanti nella cultura asiatica. La tigre è conosciuta come il re degli animali in Cina. Il segno zodiacale della Tigre è un simbolo di forza, ed è un animale capace di esorcizzare i mali e dare coraggio. Inoltre, quest’anno il segno della Tigre è accompagnato dall’elemento dell’acqua secondo il Wuxing, cioè cinque elementi, concetto tipico della cultura cinese che viene utilizzato in svariati campi, dalla medicina tradizionale cinese alle arti marziali. Questa Tigre d’acqua è un evento molto importante che avviene ogni 60 anni, per questo motivo dovrebbe essere un ulteriore sinonimo di prosperità.
Dentro di me spero questo anno mi possa riportare in Cina: mi piacerebbe rivedere quella cameretta di dormitorio che due anni dopo la mia partenza sembra rimasta ferma in una fotografia senza tempo la cui unica nota di colore è data dalle numerose polaroid di volti sorridenti ed ignari che avrebbero vissuto una pandemia. Detto questo, corro a cucinare dei ravioli.
perquelchenesoio.com vi augura un prospero e fortunato anno della Tigre!
恭喜年发财!
