Svegliarsi presto in Cina

A chi non è mai capitato di leggere qualcosa sui prodigiosi benefici dell’alzarsi presto la mattina? “ Il mattino ha l’oro in bocca” , diciamo qua in Italia. In Cina si limitano invece all’imperativo 早睡早起 (Zǎo shuì zǎoqǐ), vai a letto presto ed alzati presto.

Da studentessa italiana in Cina ho sempre fatto un po’ di fatica ad abituarmi alle abitudini cinesi che girano intorno a questo imperativo, segreto di una vita sana e produttiva. Per alzarsi presto, bisogno andare a dormire altrettanto presto: per questo la maggior parte delle mense scolastiche servono la cena dalle 4:30 del pomeriggio fino alle 6:30, così da non farti andare a letto appesantito. L’esatto contrario di noi mediterranei. Il bello di vivere all’estero è proprio questo: scoprire e studiare i benefici delle abitudini appartenenti a culture diverse dalla nostra.

Quando ne parlo a casa o con gli amici il commento è sempre il solito: che strani questi cinesi. La cosa che mi fa sorridere di più è vedere le stesse persone leggere un libro scritto da un tizio qualunque in occidente e dire: lo sai, ho letto che non mangiare più dopo le sei del pomeriggio fa dimagrire!  oppure  ho letto su questo libro che per le persone di successo si alzano la mattina alle 5 e fanno attività fisica, wow!

Cari vorrei dirvi che  un  qualsiasi ottantenne cinese allora ne sa meglio di voi tutti messi insieme di self-improvement e diete miracolose!

La storia dietro la concezione del mattino come periodo più produttivo della giornata

Zhu Xi,  filosofo neoconfuciano del XII secolo i cui insegnamenti e interpretazioni dei testi confuciani hanno influenzato molte generazioni di cinesi fino ad oggi, una volta scrisse: “L’essenza del giorno risiede nel mattino, quella dell’anno in primavera e quella della propria vita in diligenza .”

Esistono inoltre una marea di proverbi cinesi che elogiano la produttività mattutina, come ad esempio: “Alzati presto e non avere fretta; alzati tardi e combatti con il destino.”

Si dice pure che lo scrittore Lu Xun avesse inciso sulla sua scrivania il carattere 早 come promemoria.

Insomma, le prime ore del mattino sono da sempre elogiate, non soltanto in Cina. Chi si sveglia presto al mattino viene considerato produttivo, una credenza radicata nella cultura contadina in cui c’era la necessità di sfruttare ogni singola ora di sole per lavorare la terra, dalle prime luci dell’alba fino al tramonto.

In Cina questa credenza si basa anche sulla medicina tradizionale cinese.

L’orologio Biologico Cinese

La maggior parte delle abitudini cinesi si basano sui concetti della medicina tradizionale cinese, e secondo questa ogni organo del nostro corpo ha un proprio orologio che segnala il momento si trova alla sua massima funzionalità.

Per comprendere questo concetto dobbiamo fare un passo indietro e capire la nozione alla base della cultura tradizionale cinese: il 气 Qì.

Letteralmente, qi significa “respiro””aria” ,  ma in senso figurato il qi rappresenta  la forza vitale, ciò che anima l’essenza del mondo.  In medicina cinese è descritto come  la natura vibratoria dei fenomeni fisici, come il flusso ed il tremito che si verificano continuamente a livello molecolare, atomico e subatomico.

Questo principio di forza vitale propulsiva è, ovviamente, comune a molte culture e tradizioni religiose. In Giappone si chiama “ki” e in India “prana” o “shakti”. Gli antichi egizi lo chiamavano “ka” e gli antichi greci “pneuma”. Per i nativi americani è il “Grande Spirito” e per i cristiani, lo “Spirito Santo”. In Africa, è conosciuto come “ashe” e alle Hawaii come “ha” o “mana”.

In Cina, la comprensione del qi è inerente alla lingua stessa. Ad esempio, la traduzione letterale del carattere cinese che significa “salute” è “qi originale”. La traduzione letterale del carattere per “vitalità” è “qi di alta qualità”. La traduzione letterale del carattere che significa “amichevole” è “qi pacifico”.

I praticanti di medicina cinese e qigong hanno identificato molti diversi tipi di qi. Ogni organo interno ha anche il proprio qi/forza vitale, ad es. milza-qi, polmone-qi, rene-qi.

Durante le 24 ore, si pensa che il qi si muova ad intervalli di 2 ore attraverso gli organi. Secondo l’orologio biologico cinese il periodo di principale attività del nostro intestino crasso è tra le 5:00 e le 7:00 del mattino, mentre quello del nostro stomaco è dalle 7:00 e le 9:00. Quindi l’orario per iniziare al meglio la giornata è alle prime luci dell’alba con attività fisica per stimolare il metabolismo, e tra le 7:00 e le 9:00 per fare colazione.

Cinesi, i veri maestri del self-improvement

La cosa più bella di una camminata mattutina in un parco in Cina è l’osservare le persone che lo abitano. Ho sempre ammirato la volontà che spinge gli anziani cinesi ad uscire all’alba per praticare taijiquan, oppure fare un po’ di streaching o balli di gruppi. Ho scritto questo articolo proprio pensando adesso di aver avuto sotto gli occhi dei veri e propri maestri del self-improvment senza neanche saperlo all’epoca. È stato con la pandemia che ho iniziato a ricercare informazioni e libri per costruirmi delle abitudini più salutari, che cosa ho trovato? Ho scoperto che la maggior parte di quelle abitudini elogiate da grandi best seller del miglioramento personale non erano altro che la routine quotidiana di un over 60 cinese qualunque.

Una cosa che è stata per me di maggior sorpresa è stato scoprire il potere delle affermazioni mattutine, della motivazione personale e del guardarsi allo specchio e dirsi “ oggi darò il meglio di me!”

Anche in questo caso nulla di nuovo: in Cina, la maggior parte dei negozi, ristoranti o uffici accolgono i propri dipendenti con il quotidiano discorso motivazionale. Quindi vedi gruppi di dipendenti che al mattino fanno davanti l’ingresso del loro ufficio una sorta di rituale motivazionale, altri che invece fanno qualche minuto di attività fisica prima di mettersi a sedere davanti la scrivania. Il primo anno in Cina quante volte mi è capitato di pensare, ma guarda te che strano che ci fanno questi qua fuori a quest’ora in fila manco fossero dei militari?

Adesso nel pieno dei miei vent’anni, alla ricerca di equilibrio dopo una pandemia mi ritrovo con la stessa routine mattutina di una vispa settant’enne cinese.

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