Sapevate che con la tradizionale anatra alla pechinese si abbina benissimo un classico Amarone della Valpolicella? Un vino corposo, equilibrato da una media acidità e da tannini molto morbidi che lascia un caratteristico retrogusto di amarena e spezie in bocca: un abbinamento perfetto di due culture culinarie molto diverse.Lo consiglia l’Associazione italiana Sommelier in Cina che ha lanciato nel 2019 la prima guida di vini italiani per piatti cinesi: un’idea innovativa che è presto diventata una prezioso strumento di marketing per le cantine italiane.
Ebbene sì, nonostante le numerose cene pasteggiate a suon di 干杯gānbēi a base del fortissimo 白酒báijiǔ, i cinesi sono sempre di più amanti del vino e consumatori consapevoli di bottiglie di un certo spessore. Anche se è difficile competere con la fama dei vini francesi, ed i prezzi più bassi di vini australiani e cileni in Cina, il vino Italiano sta guadagnando il suo terreno in Oriente.
Giorgio Centineo, con la sua esperienza guadagnata lavorando per VM Fine Wines di Guangzhou, ci ha guidato attraverso la scoperta della cultura del vino in Cina.
Quali sono i vini italiani più quotati nel mercato cinese?
Ai cinesi piacciono l’Amarone, il Barolo, il Brunello ed il Chianti: i vini italiani più conosciuti. Mentre continuano ad avere qualche pregiudizio nei confronti dei vini considerati più di fascia media. Il tipico consumatore cinese è un uomo d’affari in cerca di vini corposi da proporre per le proprie cene di lavoro. Non piace molto il vino con un’acidità spiccata, e viene preferito quello che abbraccia il palato con la sua rotondità, caratteristica descritta in cinese come 饱满 bǎomǎn. Al naso il vino deve anche avere un aroma molto forte 芳香fāngxiāng, preferibilmente di frutti e fiori rossi. L’intensità 浓郁 nóngyù, è anche importante, magari simile ad alcuni tè molto forti come il pu’er. Vini come l’Amarone piacciono per l’elevata quantità di zuccheri dovuta all’essiccazione dell’uva, che lo rende al tempo stesso un vino molto alcolico e che lascia un retrogusto dolciastro, 回味 huíwèi.Molte aziende nel combinare tutte queste caratteristiche hanno trovato diversi stratagemmi per vendere vini meno pregiati, essiccando uve coltivate prevalentemente al sud dove i vitigni con il sole ed il calore fanno producono vini molto zuccherini ed alcolici.

Hai parlato di consumatori maschili, le donne che cosa bevono in Cina?
Parlando di vino, la distinzione tra uomini e donne è necessaria: una donna che beve in Cina non è ben vista all’interno della società, ma anche ultimamente sempre sono aumentate le consumatrici, che guardano al vino come un atteggiamento sofisticato. Molte aziende hanno anche introdotto in Cina ad esempio succhi d’uva non alcolici, ma sorprendentemente il Cognac è particolarmente in voga tra le donne. Il Cognac è una bevanda molto alcolica, generalmente viene preferito quello non troppo invecchiato. Ha un sapore molto più elegante del tradizionale 白酒báijiǔ, ed è anche più adeguato ad accompagnare alcune pietanze tipiche della cucina cinese.
Come si abbina il vino italiano alla cucina cinese?
Come stavo dicendo la cucina cinese è caratterizzata da sapori molto forti e speziati, e spesso richiede bevande altrettanto alcoliche e forti come accompagnamento. Come da tradizione, ai cinesi piace bere con liquori come il 米酒mǐjiǔ,敬酒jìngjiǔ o 白酒báijiǔ. Per questo il cognac ha rappresentato una valida alternativa per le cene di lavoro che finiscono sempre con il botto! Per i vini vale la solita regola che vede i rossi abbinati con i piatti di carne ed i bianchi con il pesce. L’importante è che rispettino le caratteristiche che ho menzionato prima e che siano di grande impatto.Sul sito guida Chinese Cusine meet Italian Wine, i tradizionali Xiǎo lóng bāo di Shanghai vengono abbinati con un Pinot Nero Toscano, mentre il pollo piccante in agrodolce tipico della regione dello Sichuan è abbinato con un blend di Merlot e Sangiovese che regala potenti aromi di frutti rossi maturi.
In Cina si produce vino?
Certo, specialmente nelle regioni centro-occidentali come quelle del Ningxia e Henan. Scelta geografica anche dovuta al cambiamento climatico: la fascia termica si è abbassata favorendo la coltivazione in queste zone. Vengono coltivate uve tradizionali come quelle dello Chardonnay e Cabernet Sauvignon. I cinesi hanno pure assunto numerosi enologi francesi per questo. Di gran spessore è invece il vino coltivato nello Yunnan, in coltivazioni chiamate “eroiche”, proprio perché servono degli eroi per curare i vitigni in zone montuose, specialmente se si tratta dell’ Himalaya!La produzione vinicola in Cina è ancora in fase di sperimentazione, ma i cinesi si fanno già una grande propaganda all’estero!
干杯!
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