Conquistarsi un nuovo passaporto in Cina ed altre entusiasmanti avventure.

Ho fatto il mio primo passaporto nel 2009 prima di un viaggio da sogno a New York insieme alla mia famiglia.
Mi ricordo ancora l’emozione del primo volo a lungo raggio della mia vita e l’arrivo frastornata dal jet lag in una New York caotica che non mi piacque per nulla al primo sguardo; il mio amore per questa metropoli è cresciuto piano piano, camminando per quelle strade piene di luci e di sogni, perdendo la mia testa tra i grattacieli ed avendo la costante sensazione di trovarmi dentro un film.
Di quel lontano viaggio a New York mi sono rimasti i sogni, i ricordi ed un passaporto consumato e vecchio, che mai avrei pensato di poter riempire nell’arco di un decennio con così tanti visti e timbri.
Il mio passaporto scadrà il prossimo Giugno e qua in Cina mi sono trovata davanti ad un grosso dilemma: come rinnovare il mio passaporto con un permesso di soggiorno attaccato sopra ancora valido?
La soluzione al mio quesito è arrivata con una mail da parte del Consolato italiano di Shanghai: rinnovare il mio passaporto in Cina in fondo non sembrava così complicato come mi ero immaginata.
Venerdì scorso sono arrivata a Shanghai con una manciata di fototessere in cui assomiglio ad una sorta di bambola assassina, tanto uscire fuori con un aspetto decente nelle foto da mettere sui documenti è praticamente impossibile.

Il Consolato italiano a Shanghai si trova al diciassettesimo piano di un enorme palazzo a pochi passi dal Jing’ An Temple, un tempio buddhista tutto d’oro perso in una foresta di grattacieli ed in un’atmosfera che sembra aver preso spunto da qualche film di fantascienza.

Negli uffici tutti erano italiani o parlavano italiano, si muovevano lentamente ed avevano un aria simpatica, l’unica cosa che ha stonato in tutta questa atmosfera italiana è stata la velocità con cui il mio passaporto è stato fatto: in meno di un ora avevo tra le mani il mio nuovo librettino.
Assieme al nuovo passaporto mi è stato riconsegnato anche il passaporto vecchio annullato ed un documento, scritto sia in italiano che in cinese, con cui si giustifica il fatto che io sia in possesso di due passaporti, di cui uno annullato con sopra un permesso di soggiorno ancora valido.
La gentile signorina che mi ha rilasciato il documento mi ha spiegato chiaramente che nel termine massimo di dieci giorni ero tenuta a recarmi all’ufficio delle entrate ed uscite di Hangzhou per far spostare il mio permesso di soggiorno sul passaporto nuovo. Sono uscita dal consolato felice e contenta di godermi Shanghai ed il weekend in pace, lasciando le noiose pratiche burocratiche da adempiere al lunedì successivo.

Lunedì è iniziato l’inferno: non so quante volte in Cina vengano cambiate certe leggi e come funzionino le comunicazioni tra le autorità consolari italiane in Cina e quelle cinesi, fatto sta che io da brava ragazza ansiosa sono completamente uscita di testa in questi ultimi giorni perché da un lato l’ufficio delle entrate e uscite cinese mi ha detto chiaramente che potrò viaggiare semplicemente portandomi dietro entrambi i passaporti senza necessità di trasferire il permesso di soggiorno dal passaporto annullato a quello nuovo, mentre dall’altro lato l’ufficio consolare italiano, che ho nuovamente interpellato telefonicamente per avere rassicurazioni in proposito, si è molto stupito e preoccupato di questa situazione, facendomi pensare che le autorità cinesi volessero ingannarmi.
Dubito che il governo cinese stia tramando un piano malefico per deportarmi dalla Cina, ma un pochino di coerenza mi sembrava il minimo in tutta questa situazione. Ho perso due intere mattinate a portare documenti alle autorità cinesi pregandole di trasferire questo maledetto permesso di soggiorno, ogni volta ricevendo la medesima risposta negativa. Domani scadranno i dieci giorni massimi per richiedere lo spostamento del permesso di soggiorno ed io mi sono arresa: la cosa buffa è che poco tempo fa avevo pure letto un articolo di un signore italiano che si era dimenticato di fare per tempo tale trasferimento e si era ritrovato a pagare una bella penale con pure il rischio di vedersi negare futuri visti per la Cina.
In Cina vivo con costante ansia (anche se a dir la verità l’ansia mi perseguita ovunque): è un paese pieno di regole molto rigide, specialmente per quanto riguarda studenti o lavoratori stranieri, ma d’altronde non potrebbe essere diversamente essendo un paese così grande.
Parlando di leggi, poche settimane fa un mio amico si è trovato in una strana situazione per non aver dichiarato alle autorità locali entro le 24 dell’arrivo in Cina l’indirizzo di dove abita: ha passato un intera giornata sotto interrogatorio alla stazione di polizia uscendone alla fine con una bella multa. Una mia amica invece ha avuto di recente alcuni problemi con il visto lavorativo a causa di un semplice timbro poco chiaro su alcuni documenti ed ha dovuto rimandare il suo arrivo in Cina per lavoro di alcune settimane.
Le leggi ed i controlli qua posso davvero essere molto rigidi ed ad esempio lavorare in Cina con un visto da studente, anche se part-time può costarti l’espulsione dal Paese e l’impossibilità di recarti nuovamente in Cina per un dato periodo di tempo, così come fumare marjuana in Cina può costarti due settimane di carcere prima di essere rispedito nel tuo paese di origine.
Sono molte le storie che si sentono in giro e sembrano quasi leggende metropolitane: come quella della polizia che talvolta fa irruzione in discoteche o pub e obbliga tutti i presenti a sottoporsi ad un test delle urine per verificare se qualcuno abbia fatto uso di stupefacenti.
Inoltre qua in Cina è necessario dotarsi di una cosiddetta rete VPN per poter accedere ad alcuni siti internet, App o socialnetworks banditi dalla censura cinese, come ad esempio Google, Whatsapp e Facebook. Per questo io utilizzo quasi solamente Wechat, il social network più diffuso in questo grande paese ed anche la piattaforma più controllata dalle autorità cinesi.
La Cina forse è uno dei paesi più sicuri in cui sono mai stata, a differenza dell’Italia spesso mi trovo a girare la sera da sola senza aver mai paura, ma allo stesso tempo non sono mai tranquilla perché qualsiasi stupido errore burocratico o piccolo sbaglio potrebbe davvero costarmi caro visto che proprio nulla passa inosservato.

Quando mi troverò alla frontiera pronta ad imbarcarmi per l’Italia con due passaporti spero di poter fare un sospiro di sollievo, per ora non mi resta che aspettare, incrociare le dita e vedere se davvero potrò girare con un permesso di soggiorno su un passaporto annullato.

2 Comments

  1. Anche a me è capitato che ambasciata italiana e uffici cinesi avessero due opinioni opposte sulla validità di alcuni documenti che dovevo presentare per registrare il mio matrimonio in Italia (cioè all’ambasciata italiana)…è finita che devo rifare tutti quei documenti da capo -_-‘ niente di grave ma è una grande perdita di tempo e uno spreco di soldi, visto che devo anche girare mezza Cina per poterli richiedere di nuovo. Sembra veramente non ci sia comunicazione e molto cambia da città a città…a me pare che ogni ufficio interpreti un po’ le regole a modo suo XD
    Capisco la tua ansia! anche a me capita ogni volta che devo rinnovare il permesso di soggiorno o richiedere un visto, c’è sempre qualcosa di nuovo e lo si scopre solo quando effettivamente ci si mette in moto per rinnovare quel che bisogna rinnovare…da questo ho imparato che è sempre meglio muoversi in anticipo ^^
    Comunque magari per stare più tranquilla puoi chiedere all’ufficio che ti dovrebbe fare il permesso di soggiorno, se è possibile avere un foglio che attesta che quello vale anche se sul passaporto scaduto.

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    1. Hai proprio detto bene: c’è sempre qualcosa di nuovo da scoprire con la burocrazia cinese… ma dopo un po’ ci si fa l’abitudine ! Mi hanno rassicurato in tutti i modi che potrò viaggiare senza problemi, staremo a vedere 🙂

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